Pubblico le foto dei pc dei miei alunni di terza, invitandoli ad utilizzarli per le attività di studio e di approfondimento. Cominciamo a descriverne e le caratteristiche software ed hardware?
scusate il ritardo ecco il PC di Pisano
Altri arrivi: Scaglione P.
Viscovo
Strollo
Mi correggo ecco l'ultimo, quello di Feniello
l'ultimo arrivato il pc di Grande
ecco il pc di Pepe (uno dei tanti)
e quello di Leso (il primo ad inviare la foto!)
e poi quello di Fulgione
per rimanere in contatto attraverso i mezzi messi a disposizione dalle nuove tecnologie e valutarne la ricaduta didattica
martedì 10 marzo 2015
lunedì 2 febbraio 2015
RASPBERRY PI: alcuni pillole informative riprese dal sito ufficiale Raspberry PI
Il Raspberry Pi è un computer, dalle dimensioni di una carta di credito e a basso costo, che si può collegare ad un monitor o TV (HDMI), e utilizza una tastiera ed un mouse standard.
Si tratta di un piccolo dispositivo in grado di consentire alle persone di esplorare il mondo dell'informatica, imparare a programmare in linguaggi come Scratch e/o Python o conoscere i sistemi operativi come Linux.
E' in grado di fare tutto quello che ci si aspetta che un computer desktop faccia, dalla navigazione in internet alla riproduzione di video ad alta definizione, ai fogli di calcolo, all'elaborazione dei testi, e giocare.
In più, il Raspberry Pi ha la capacità di interagire con il mondo esterno, può essere utilizzato in una vasta gamma di progetti che vanno dalle macchine musicali ai rilevatori di fenomeni meteo ai sistemi di antifurto con telecamere a raggi infrarossi e tanti altri che solo la fantasia può limitare.
Ai prossimi post per gli approfondimenti.
Arduino è una piattaforma elettronica open-source basata su hardware e software facili da usare. E 'stata concepita per chiunque intenda sviluppare progetti interattivi e voglia cominciare a sperimentare le interazioni tra software ed hardware.
Arduino rileva fenomeni ambientali ricevendo input da molti tipi di sensori, è in grado di interagire con l'ambiente circostante attraverso l'emissione di luci, suoni, pilotando motori e altri tipi di attuatori.
Si può interagire con Arduino attraverso la scrittura di codice nel linguaggio di programmazione Arduino utilizzando un comodo ed amichevole ambiente di sviluppo.
Nel prossimo post descriverò cosa ci serve per iniziare.
Arduino rileva fenomeni ambientali ricevendo input da molti tipi di sensori, è in grado di interagire con l'ambiente circostante attraverso l'emissione di luci, suoni, pilotando motori e altri tipi di attuatori.
Si può interagire con Arduino attraverso la scrittura di codice nel linguaggio di programmazione Arduino utilizzando un comodo ed amichevole ambiente di sviluppo.
Nel prossimo post descriverò cosa ci serve per iniziare.
giovedì 29 gennaio 2015
Questo blog è un pò trascurato, lo ammetto, purtroppo le attività da svolgere sono sempre tante, le piattaforme da curare altrettanto quindi a qualcosa si deve rinunciare.
Ho aperto dei gruppi su Facebook per provare a sperimentare questo nuovo canale di comunicazione con una certa aspettativa ma, devo ammettere, che non ha avuto il successo che mi attendevo: sarà colpa mia o del fatto che i miei "studenti" sono allergici ad un uso didattico di questo mezzo di comunicazione visto piuttosto come un luogo di svago e non di studio? E se così fosse, le nuove tecnologie che permettono il tanto auspicato prolungamento del dialogo educativo anche al di fuori della classe fisica e del tempo scuola sono l'ennesimo flop nel campo degli strumenti formativi?
Non voglio essere pessimista e pertanto rilancio le attività su questo blog presentando delle esperienze, innovative anche per me, utilizzando strumenti come ARDUINO, RASPBERRY, PROCESSING, FRITZING ecc. ecc.
Se qualche curioso si farà avanti con dei commenti sarò ben lieto di interagire.
A presto.
Ho aperto dei gruppi su Facebook per provare a sperimentare questo nuovo canale di comunicazione con una certa aspettativa ma, devo ammettere, che non ha avuto il successo che mi attendevo: sarà colpa mia o del fatto che i miei "studenti" sono allergici ad un uso didattico di questo mezzo di comunicazione visto piuttosto come un luogo di svago e non di studio? E se così fosse, le nuove tecnologie che permettono il tanto auspicato prolungamento del dialogo educativo anche al di fuori della classe fisica e del tempo scuola sono l'ennesimo flop nel campo degli strumenti formativi?
Non voglio essere pessimista e pertanto rilancio le attività su questo blog presentando delle esperienze, innovative anche per me, utilizzando strumenti come ARDUINO, RASPBERRY, PROCESSING, FRITZING ecc. ecc.
Se qualche curioso si farà avanti con dei commenti sarò ben lieto di interagire.
A presto.
martedì 4 marzo 2014
martedì 23 aprile 2013
Chi si impegna sarà premiato
Ho aggiornato il post su Scratch con l'arrivo del nuovo contributo di Sergio Bondar.
La sfida a proporre nuovi lavori è sempre aperta, in premio voti positivi nelle valutazioni finali.
Ricordate però che sono ammessi alla competizione solo lavori originali!!
La sfida a proporre nuovi lavori è sempre aperta, in premio voti positivi nelle valutazioni finali.
Ricordate però che sono ammessi alla competizione solo lavori originali!!
venerdì 5 aprile 2013
CodeAcademy
"Tutti dovrebbero imparare a programmare un computer perché è un’attività che ti insegna a pensare"
Le parole sono di Steve Jobs e sono state utilizzate per un progetto americano,Code.org, che nasce per insegnare a tutti, ma proprio a tutti, i fondamenti della programmazione. L’ideatore è illustre: Hadi Partovi, consulente di aziende come Facebook, Dropbox, Airbnb, e Ceo di iLike e Tellme.
Insieme al fratello, Ali, ha fondato un’associazione no profit che punta a insegnare ai ragazzi a divertirsi con i codici. Il progetto nasce per colmare una mancanza: nell’ambito informatico c’è un’offerta di un milione e 400mila posti di lavoro.
Ogni anno si laureano in programmazione solo 400mila ragazzi. Ciò significa che un milione di impieghi restano scoperti, perché mancano giovani competenti».
Inizia a utilizzare il servizio di programmazione sul sito web
Notizia tratta dal sito di divulgazione scientifica Gravità Zero che suggerisco a tutti voi.
Le parole sono di Steve Jobs e sono state utilizzate per un progetto americano,Code.org, che nasce per insegnare a tutti, ma proprio a tutti, i fondamenti della programmazione. L’ideatore è illustre: Hadi Partovi, consulente di aziende come Facebook, Dropbox, Airbnb, e Ceo di iLike e Tellme.
Insieme al fratello, Ali, ha fondato un’associazione no profit che punta a insegnare ai ragazzi a divertirsi con i codici. Il progetto nasce per colmare una mancanza: nell’ambito informatico c’è un’offerta di un milione e 400mila posti di lavoro.
Ogni anno si laureano in programmazione solo 400mila ragazzi. Ciò significa che un milione di impieghi restano scoperti, perché mancano giovani competenti».
Inizia a utilizzare il servizio di programmazione sul sito web
Notizia tratta dal sito di divulgazione scientifica Gravità Zero che suggerisco a tutti voi.

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